Da redazione.

Dal 5 al 7 aprile 15.000 partecipanti alla Fiera di Rimini
Salvatore Martinez: «Un evento che ha segnato la vita di centinaia di migliaia di persone. Un’esperienza di fede carismatica e di Chiesa gioiosa, viva e fraterna» 

“Oggi per questa casa è venuta la salvezza”. Sarà questo il tema, tratto dal Vangelo di Luca, che quest’anno guiderà la 42^ Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, dal 5 al 7 aprile prossimi.
Dopo l’edizione del 2018 ospitata a Pesaro, quest’anno l’evento tornerà a svolgersi presso la Fiera di Rimini.
È attesa la partecipazione di 15.000 persone.

Visto l’alto numero di adesioni, come già in altre occasioni storiche del RnS, oltre allo spazio principale verrà predisposta un’ulteriore Sala video (nel padiglione A2) in cui poter seguire identicamente le tre giornate.
Previsti inoltre i consueti tre Meeting per bambini e ragazzi (scuole materna, elementare e media).
Si inizierà venerdì 5 aprile, con la sessione di apertura in cui si celebrerà il Sacramento della Riconciliazione e che avrà come relatore Mons. Guido Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.

Oltre 230 sacerdoti saranno impegnati nelle confessioni mentre si svolgerà un Roveto ardente di intercessione per la conversione dei peccatori. Sempre in giornata è previsto l’intervento del Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, che, in occasione dell’approvazione delle modifiche allo Statuto dell’Associazione RnS, porterà il suo contributo su: «”Il Rinnovamento serve alla Chiesa” (Papa Francesco). Un cammino ecclesiale, un nuovo impegno carismatico e missionario».
Sabato 6 aprile, oltre alle Testimonianze nel 20° Anniversario dei Meeting, a dare il saluto d’indirizzo sul tema della Convocazione sarà S. E. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini.

A seguire, la relazione di S. E. Mons. Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia, che sfocerà in un Roveto ardente di intercessione per la liberazione dal male.
Nel pomeriggio, traendo spunto dal passo evangelico che ispira l’edizione 2019 sul tema della “giustizia riparativa”, è previsto l’incontro di «Cultura della Pentecoste». Alla tavola rotonda interverranno l’economista Stefano Zamagni e il magistrato Alfredo Mantovano, moderati dal direttore di Rai Parlamento, Antonio Preziosi.

Assieme a loro prenderanno la parola anche due testimoni chiamati a portare sul palco la propria esperienza di “riscatto” sociale. Quindi, le comunicazioni sulla vita del movimento da parte di Amabile Guzzo, Direttore nazionale del Rinnovamento.

La Concelebrazione Eucaristica che chiuderà la giornata sarà poi presieduta da S. E. Mons. Pierbattista Pizzaballa, Amministratore apostolico di Gerusalemme dei Latini.

Domenica 7 aprile la Convocazione terminerà con la comunicazione sui rinnovi degli Organi pastorali di servizio per il quadriennio 2019-22 da parte di Mario Landi, Coordinatore nazionale del RnS, mentre sarà Salvatore Martinez, Presidente nazionale del RnS, a tenere la relazione conclusiva e ad animare il Roveto ardente d’intercessione per la guarigione delle ferite della vita, anche in vista del servizio e della missione.

La Santa Messa verrà presieduta da don Guido Maria Pietrogrande, Consigliere spirituale nazionale del RnS.
«La Convocazione nazionale non caratterizza solo la nostra storia – sottolinea Martinez alla vigilia dell’importante Raduno -, ma in qualche modo anche la storia della Chiesa nel nostro Paese; un evento che ha segnato la vita di centinaia di migliaia di persone che alla Convocazione hanno cambiato la propria esistenza, facendo un esperienza di fede carismatica e di Chiesa viva e fraterna. Rileggeremo l’esperienza dell’incontro di Zaccheo con Gesù, attualizzandone, sessione dopo sessione, tutte le dinamiche che il Vangelo presenta, per ridire l’importanza dell’amore cristiano che ancora oggi salva, entra nelle case, entra nella storia umana. “A Gesù il potere di salvare. All’uomo la gioia di servire”. Questo recita il sottotitolo della nostra Convocazione. Solo chi ne ha fatto esperienza può testimoniarlo, senza dubitarne e con gioia».