A cura di Lorenzo Falciani
Una 3 giorni di Spirito Santo, la Conferenza Animatori che si è tenuta al Palacongressi di Rimini, dal 6 all’8 dicembre 2024.
“«Camminiamo secondo lo Spirito!» (cf. Gal 5,25)” è il tema della Conferenza anche preparatoria al Grande Giubileo del 2025, che si aprirà il prossimo 24 dicembre.
Oltre ai forti momenti di preghiera carismatica, tratto tipico del Movimento, il programma è stato contraddistinto da molti momenti di formazione, catechesi e riflessione.
Il 6 dicembre, primo giorno della Conferenza, dopo il saluto di Giuseppe Contaldo, Presidente nazionale, vi è stata la prima relazione introduttiva sul tema: «Per mezzo di Lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito» (Ef 2,18) a cura di Rosario Sollazzo, Coordinatore nazionale, che ha sottolineato in particolare l’esigenza di ritornare alle origini, agli incontri settimanali, e a comunità che siano luoghi di accolgienza che aiutino a vincere le situazioni di solitudine.
Vi è stato inoltre un momento di memoria grata per il 40° Anniversario della Rivista “Rinnovamento nello Spirito Santo”, a concludere la prima giornata la Celebrazione eucaristica Presieduta da S.E. Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo di Rimini.
Il secondo giorno, sabato 7 dicembre, vi è stata la seconda Relazione sul tema: «Camminiamo secondo lo Spirito!» (cf. Gal 5,25) con relatore, Don Vito Impellizzeri, attuale Preside della Facoltà Teologica di Sicilia, che ha sottolineato come dobbiamo vivere nel “non più” e nel “non ancora”, ovvero nel tempo del “Regno di Dio”; anche se il Cristianesimo sta diventando numericamente più marginale, due sono le tentazioni da vincere: quella delle “rette parallele”, ovvero di comunità chiuse che non incontrano gli altri e quella della “Autosalvezza del nome di Dio”, che non permette di vivere appieno il mistero della Santissima Trinità. La celebrazione eucaristica e l’Adorazione, sono state presieduta da S.E. Card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.
Nel pomeriggio, dopo la preghiera animata dalla Corale Nazionale, è stato dato spazio alle testimonianze; Suor Maria Laura Quattrini, Madre Generale delle Suore Oblate dello Spirito Santo e Antonia Salzano, mamma del beato Carlo Acutis, che ha sottolineato come Carlo “sia un grande segno di speranza per i giovani”, spiega la madre, “perché ha vissuto quello che i giovani vivono: le gioie, le paure, le speranze. E Carlo dice loro ‘se ci sono riuscito io, potete farcela anche voi, dice ancora che Carlo si occupava di tutti , aveva un occhio di riguardo per gli immigrati, faceva amicizia con loro: al suo funerale, la chiesa era piena, affollata, di molti di loro. Erano portinai, servi, custodi: aveva fatto amicizia con loro. Per lui ogni persona era un mondo, non faceva distinzioni. Aveva un sorriso e una parola buona per tutti.Quando gli comprai due paia di scarpe si arrabbiava sempre perché diceva che una bastava e c’erano chi non le aveva; sua madre non nasconde che “ancora oggi facciamo fatica a stare dietro a tutte le notizie che arrivano. Ogni giorno riceviamo notizie di possibili miracoli di guarigioni e conversioni.
A conclusione della giornata una preghiera per una rinnovata Pentecoste.
L’8 dicembre, Festa dell’Immacolata e giorno conclusivo della Conferenza, tre momenti forti:
La Celebrazione eucaristica Presieduta da Don Michele Leone, Consigliere spirituale nazionale, a cui è seguita la preghiera comunitaria carismatica.
A seguire l’intervento sulla Vita del Movimento «Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7) a cura di Gianpaolo Micolucci, Direttore nazionale, mentre a concluso la conferenza la relazione del presidente nazionale Giuseppe Contaldo sul tema: «Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo» (1Cor 12,13) che ha ricordato come il RNS sia “un grande ed immenso strumento di Dio.” e che non è stato dato a noi per consolarci o per sostare qualche ora a settimana in luoghi tranquilli, ma per annunciare con l’esercizio dei doni e dei carismi la sua continua irruzione nel mondo”; l’invito del presidente è quello di continuare a vivere il movimento con lo stile di cammino sinodale che attraversa tutta la vita del RnS perché mediante l’ascolto dello Spirito che parla attraverso gli ultimi, i piccoli e i semplici a tutti i livelli.
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