Uno sguardo sul Vangelo: Impossibile agli uomini, possibile a Dio

fonte dell'immagine: http://www.eccoituoibambini.it/commento-al-vangelo-7/

Di Jvan Aulino

Dal Vangelo secondo Matteo (19,16-30)

In quel tempo, ecco un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: “Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?” Egli rispose: “Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Ed egli chiese: “Quali?” Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?” Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”. Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. 

Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».  Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».

Il Vangelo sopra riportato, ci parla della salvezza e ci ricorda che essa è difficile da ottenere con le nostre forze, poiché è un dono di Dio che bisogna ricevere ed alimentare. Quando Gesù afferma che “difficilmente un ricco entrerà nel Regno dei Cieli”, gli apostoli rimangono sconcertati, dal momento che per gli Ebrei la ricchezza è segno della benedizione divina. Così si comprende lo stupore dei Dodici di fronte a tale affermazione e la domanda di Pietro “Allora, chi può essere salvato?” La salvezza è opera di Dio, non la si ottiene da soli. Certamente, Dio chiede la nostra cooperazione che consiste nella preghiera perseverante, nell’ascolto della Sua Parola e nel porre Lui sopra ogni cosa. Gesù ci ricorda che è importante spogliarsi di ogni certezza, mettersi in discussione e donarsi al Padre e ai nostri fratelli, che si incontrano lungo il nostro cammino. In definitiva, è necessario riconoscersi poveri e mendicanti della Grazia del Signore, abbandonarsi e farsi dono, ognuno secondo la propria vocazione specifica. La strada che porta ad una vita piena, non è facile; tuttavia non siamo soli perché Gesù è con noi. Egli ci promette cento volte tanto di ciò che abbiamo lasciato e la Vita Eterna nel mondo che verrà. Coraggio!

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