Brani poetici della Sacra Scrittura (1°Parte)

un ritratto a matita di Padre Gian Marco Mattei

Serie di articoli postumi di Padre Gianmarco Mattei

Introduzione:

La bellezza salverà il mondo”, ha scritto Dostoevskij. Infatti, Dio è la bellezza suprema, trasfusa nel cosmo  : “!I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani” (Sal.19,2), e : “L’uomo vivente è  la gloria di Dio”   (S. Ireneo). Bello è Gesù, il Cristo, nostro Signore e Salvatore potente : “irradiazione della gloria del Padre e impronta della sua sostanza” (Ebr.1,3); “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia” (Sal.45,2). Mi piace riportare una esclamazione di ispirazione biblica, del Beato Contardo Ferrini : “Bello tra i figli dell’uomo, veramente la maestà di Dio traluce dal tuo sguardo, soave come unguento è il tuo nome, le vergini ti hanno desiderato…!” G. D’Annunzio ha fatto scrivere sulla tomba di sua madre, situata nel Duomo di Pescara, queste parole desunte dalla lettera di s. Paolo ai Filippesi : “E Dio, nel dì novissimo, rimodellerà il volto dei suoi eletti a simiglianza della sua bellezza recondita” (Fil.3,20-21). Bella è Maria, l’immacolata, la Madre di Gesù : “Bella fra tutte le donne” (Antifona, Ave Regina Caelorum). Tutte le espressioni di autentica bellezza sono strade che portano a Dio. Dante ha scritto che : “l’arte vostra a Dio quasi è nipote”, perché figlia della natura splendida! (Inf.XI,102).  Il libro della Sapienza afferma : “Davvero stolti per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non riconobbero Colui che è, non riconobbero l’artefice, pur considerandone le opere. Ma o il fuoco o il vento o l’aria sottile o l’acqua impetuosa o i luminari del cielo considerarono come dei, reggitori del mondo. Se stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dei, pensino quanto è superiore il loro Signore, perché li ha creati lo stesso autore della bellezza. Se sono colpiti dalla loro potenza e attività, pensino da ciò quanto è più potente Colui che li ha formati. Difatti, dalla grandezza e bellezza delle creature, per analogia si conosce l’autore (Sap.13,1-5). E’ una verità di fede!  Anche l’apostolo Paolo afferma che i pagani sono inescusabili perché : “Ciò che di Dio si può conoscere lo ha loro manifestato. Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili, possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità” (Rm.1,19-20) “Dio è l’invisibile evidente!” (V. Hugo).

È la via “pulchritudinis”, la via della bellezza. S. Agostino osserva che: “ Noi non amiamo se non tutto ciò che è bello” : la bellezza della natura, del cielo, del mare, dei monti, dei boschi, dei prati verdeggianti, dei fiori, lo spettacolo stupendo del sorgere del sole e del suo tramonto, di fronte al quale : “Disse lo stolto: non c’è Dio!” (Sal.53,5). Mentre l’umile, sapiente S. Francesco , “il più santo degli italiani e il più italiano dei santi” (G. D’Annuzio), ha scritto nel “Cantico delle creature” : “Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, specialmente  messer lo frate sole, lo quale iorna et allumini noi per lui; et ellu è bello e radiante, cum grande spendore; de te, Altissimo, porta significazione!”. Pensiamo anche all’incanto di un bimbo, alla sua innocenza : “Dalla bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli” (Sal.8,3).

 

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