di Jvan Barnaba Aulino
Lo scopo di questa serie di articoli sarà quello di analizzare brevemente ogni singola beatitudine presente nel Vangelo di Gesù Cristo.
Il Signore indica a ciascuno di noi la strada da percorrere per vivere nella pienezza; essa è la stessa intrapresa da Cristo stesso il quale ha amato ed ama tuttora ogni uomo liberandolo dal peccato.
Molte volte vediamo dei credenti che hanno una vasta ed approfondita conoscenza della dottrina, dei dogmi e di ogni insegnamento della Chiesa pur tuttavia non vivendo appieno la Buona Novella.
Succede spesso infatti che siamo portati a pensare che avere una gran fede significhi soltanto aver compreso ciò che è lecito e ciò che non lo è oppure ritenersi perfetti cattolici in virtù delle nozioni teologiche apprese dopo anni di intenso studio; nonostante sia necessaria una certa conoscenza e approfondimento delle verità di fede, esse devono tradursi in azione, poiché è gradito al Signore colui che agisce secondo il suo esempio.
Risulta dunque necessario utilizzare tutte le nostre forze per uscire da noi stessi ed avere il coraggio di testimoniare con opere concrete la nostra appartenenza al Signore in modo che la gente possa vedere la perfetta coerenza tra ciò che si professa e ciò che si vive.
Occorre ricordare tuttavia che non siamo abbandonati a noi stessi in questa missione di compiere il bene; come Francesco ci ricorda nella sua Esortazione apostolica Gaudete et Exultate è impossibile diventare santi solo con le nostre deboli forze, dal momento che è lo Spirito Santo che santifica, che guida ed illumina ogni nostro passo.
Il pontefice inoltre sottolinea il fatto che una vita santa non è necessariamente fatta di miracoli o di particolari manifestazioni mistiche, anzi essa si manifesta quotidianamente ad esempio nel marito fedele alla moglie e ai figli, al parroco che si prende cura dei propri fedeli, al frate missionario che annuncia Cristo ai lontani.
Si può affermare in conclusione che ognuna delle beatitudini che tratteremo è indispensabile da vivere per crescere nella santità che non altro è che l’amore verso Dio e verso il prossimo, senza dimenticare che Gesù è il nostro fedele compagno che non ci lascia mai e ci sorregge, illuminando e scaldando i nostri cuori per mezzo del suo Spirito.
Nel prossimo articolo la prima affermazione di Gesù nel suo famoso “Discorso della montagna”: «Beati i poveri in spirito».
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