Di Emiliano Tognetti

È iniziato ufficialmente il Cammino Giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo della diocesi di Pisa (e dintorni).

Perché questo? Perché dopo l’anno della Misericordia, il movimento ecclesiale ha sentito la necessità di offrire ai giovani di tutta Italia, e quindi anche della nostra regione, un percorso di formazione per riscoprire a livello personale alcune dinamiche che spesso trascuriamo o diamo per scontate, come la preghiera personale, il rapporto con gli altri e la propria vocazione, per poi aprirsi al mondo e alla società civile ed essere anche oggi “luce del mondo e sale della terra”.

Sabato 28 Gennaio è stata l’occasione della “Tappa 0” un incontro introduttivo per fare il bilancio del cammino 2016, caratterizzato dalle opere di Misericordia sulla scia del giubileo e per illustrare dopo il capodanno Giovani, quelle che sono le prospettive che ci aspettano fino al 2018.

Nel convento di San Francesco, si è tenuto un pomeriggio all’insegna della semplicità e della gioia di vivere, di pregare e stare insieme.

Abbiamo iniziato nel più classico e vivo dei modi, con l’accoglienza, l’animazione e la preghiera comunitaria carismatica che ha riscaldato ed acceso i cuori dei presenti e li ha aperti all’ascolto della riflessione che è stata affidata al delegato giovani Toscana, Flavio Chessari.

Dopo l’insegnamento ed una breve condivisione, i giovani sono stati chiamati dai frati ad animare la messa prefestiva nella vicina chiesa di Santa Cecilia.

Dopo una cena condivisa all’insegna del “Porta Party”, i giochi di conoscenza e di comunità ci hanno visto passare qualche ora in spensieratezza ed allegria.

Questo primo incontro è stato il via ufficiale ad un cammino che si protrarrà in varie diocesi della regione per tutto il 2017 e che siamo sicuri non farà mancare a nessuno la conoscenza e la formazione necessaria per diventare dei santi evangelizzatori all’interno della società e rendere questo mondo, un luogo migliore e più a immagine di Dio.

E per rendere più vivo il ricordo di questa giornata, la breve testimonianza di Assunta, una partecipante:

Se dovessi scegliere un’immagine per raffigurare la tappa 0 del nostro cammino, indubbiamente si presenterebbe davanti ai miei occhi una clessidra. Perchè questa immagine? La riflessione di padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, letta all’inizio, è stata spunto per un’esortazione a vivere la vita come un grande dono ponendo l’accento sul suo limite: il tempo.  Sebbene siamo tutti consapevoli che non siamo in grado di fermare nemmeno un granello di sabbia che attraversa il forellino della clessidra, ci si lascia imbrigliare da routine quotidiane e si è spinti a rimandare le scelte fondamentali, non sfruttando “la possibilità di riempire di eternità ogni istante”. Ed è proprio a partire da queste osservazioni che ho iniziato ad esaminare tutte quelle strade imboccate tempo fa che non mi hanno portato da nessuna parte e che sbagliando, forse, continuerò a imboccare; d’altra parte ho realizzato quanto il mio tempo fosse meglio adoperato da quando ho abbandonato il mio essere “giovane-divano” e ho indossato degli scarponcini, perchè solo l’essere “assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere” (Atti 2, 42-48) dà quel tocco di unicità alla nostra vita ed è per questo che rinnovo il mio sì al Signore e a camminare con i miei fratelli.