testimonianza raccolta da Emiliano Tognetti,
Oggi il santo padre Francesco, ha chiuso ufficialmente il giubileo straordinario della Misericordia a Roma. Come già a Pisa, anche a Siena in prossimità della chiusura diocesana dell’anno santo, il gruppo giovani del Rinnovamento ha tenuto un pomeriggio in tema ed ha vissuto il momento della chiusura della porta al Duomo.
Noi di “7Gifts.org”, abbiamo raccolto la testimonianza di una sorella, Mihaela, che ha partecipato alla giornata che ha concluso questo percorso interdiocesano del movimento, che si è svolto nelle zone di Siena, Pisa e Firenze in aderenza a quanto richiesto dal livello nazionale e che abbiamo riportato nella nostra amata Toscana.
Buona lettura:
“Grande gioia è nata nei nostri cuori quando siamo stati chiamati alla presenza di Gesù in questa domenica di novembre, soprattutto quando siamo stati chiamati a essere fratelli che servono il Signore. Dopo un periodo di pausa, come comunità di giovani,ci siamo ritrovati a ricominciare da dove abbiamo iniziato l’anno scorso, con fiducia e consapevolezza che la Provvidenza sarà con noi.
Seguire Gesù, significa, prima di tutto, salutare Gesù, attraverso la preghiera, con gioia e festosità.
Lui non ci lascia mai soli, quindi non tarda nel manifestare la Sua presenza, anche attraverso il dono di una nuova sorella che si unisce a noi. Con queste piccole attenzioni da parte sua, Il Signore ci fa sentire vicina la Sua presenza.
“La maggior gioia è nel dare”, con questa Verità iniziamo il nostro incontro nel servire il Signore come “Sentinelle della Misericordia”.
Abbiamo avuto la possibilità di definire il nostro cammino iniziato un anno fa e porci gli obiettivi per l’anno nuovo. La nostra pietra è quella angolare, che si chiama Gesù, tutto inizia con un nome e una consapevolezza sacra, non siamo soli. Il cielo è con noi e sulla terra c’è la nostra comunità. Affiancati dalla consapevolezza Divina, sappiamo che le opere buone dove andremo a compiere saranno quelle che ha scelto Dio per noi.
La catechesi del nostro fratello Pietro ci ha dato la possibilità di fermarci un attimo a riflettere come persone libere per decidere se siamo pronti a iniziare a servire, ma anche prendere coscienza che il Signore ha bisogno di noi.
Dopo che abbiamo condiviso un momento di festa tutti insieme, festeggiando il compleanno di un nostro amato fratello, ci siamo incamminati verso la nostra madre Chiesa di Siena, il capolavoro della nostra città: il Duomo.
Con un cuore aperto e una nuova speranza, ci siamo incamminati verso la Porta Santa, per celebrare la chiusura dell’anno giubilare. Passare la porta Santa insieme è stata la nostro ufficiale benedizione. Dentro la cattedrale abbiamo sperimentato la grande grazia di essere un corpo solo nella casa del Signore. Ricordando che la nostra appartenenza è di Cristo Gesù, figlio di Dio. Non ho potuto non pensare alla grande possibilità di visitare il Duomo gratuitamente e oltre a provare un’emozione forte d’unione, ho potuto immergermi nella bellezza dell’arte, contemplando il Signore nella sua creazione. Camminare insieme ad alcuni fratelli nella via di fede, significa anche essere amici e condividere anche momenti di vita comune come un aperitivo e un ottimo bombolone. Dopo un anno passato a servire il prossimo con le opere di misericordia, siamo cresciuti e pronti a testimoniare che vale sempre la pena di mettersi in gioco e tentare, sapendo che il Signore non tarderà mai all’appuntamento, ora mi chiedo: io o voi, invece, saremo presenti?”
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