Per non perdere la Speranza..

Di Emiliano Tognetti

Carissime lettrici, carissimi lettori,

questa volta prenderò a prestito lo stile della nostra cara Maria Antonietta (che v’invito ancora a leggere sul blog “Ricerca di Dio”, è bravissima!) e inizio questo editoriale con un video, segnalato da lei:

Video “Ogni boccone è un gesto d’amore”

Piaciuto il video? A me sì, ha toccato il cuore e mi ha commosso davvero! Perché? Perché mi ha ricordato una cosa fondamentale per un cristiano: non perdere mai la speranza!

Tante volte ognuno di noi ha dentro di sé un po’ di ribellione, la voglia di fuggire, l’evadere da chi si prende cura di te.. siamo esseri umani, lo facciamo un po’ tutti!

E Dio, che è Padre di tutti, lo sa meglio di ognuno di noi! Anche Lui, ogni giorno va in cerca di ognuno di noi, come il pastore che cerca la pecorella smarrita, come il Padre misericordioso che aspetta il figlio che se n’è andato di casa e lo ha considerato praticamente “morto”, chiedendogli l’eredità.

Tante volte anche io mi sono sentito smarrito, anche io sono stato figlio prodigo, ma Lui è sempre lì che mi cerca, proprio come quella mamma del video che non si dà pace e previene i bisogni della figlia e paga lei perché “la ribelle” non resti senza cibo!

Quanto è buono il nostro Babbo celeste! Lui ha dato per noi suo Figlio Gesù ed ha pagato per noi perché potessimo avere quel cibo che non ci farà più avere fame: l’eucaristia! Dio si è incarnato ci ha dato letteralmente “il nostro pane quotidiano” che non solo ci dà la vita, ma ci fa creature nuove, risorte e felici, Beate, Sante per l’eternità!

E questa Speranza noi non possiamo chiuderla in un cassetto, dobbiamo testimoniarla, dobbiamo gridarla, dobbiamo raccontarla! Questo è il Lieto Annunzio nel momento, ora, adesso! Non nel futuro, ma nel presente!

Noi, non siamo cristiani o santi quando saremo morti, utili magari ad essere venerati in qualche teca…. Noi, io, tu, i fratelli e le sorelle vicine, siamo cristiani e santi fin da ora che siamo vivi! Ora dobbiamo essere piccoli “tabernacoli viventi” perché chi vede noi, veda il frutto dello Spirito Santo!

Ed anche in giorni come questi, dove la Speranza “non fa notizia”, dove si parla di morte, di distruzione, di tragedia umana, noi siamo chiamati a fare silenzio, a pregare e ad essere testimoni di speranza!

Per la verità, dobbiamo farlo ogni giorno della nostra vita.. e così mi ha ricordato ieri il Signore attraverso un’arzilla giovanotta di 86 anni..

Ero con i ragazzi del progetto dell’ “autonomia abitativa” di Corsagna (LU) e, dopo cena siamo andati a trovare la nostra vicina di casa, perché il pomeriggio eravamo fuori.

Questa signora di 86 anni, ci racconta spesso della sua vita e ieri ci ha dato testimonianza di una grande fede.. lei aveva una figlia che è morta di una malattia, e durante la malattia è rimasta incinta del secondo figlio che ha visto felicemente la luce.

Ora questa donna, aveva cominciato a girare vari santuari: Međugorje, Fatima, Lourdes etc. e pregava perché la figlia potesse guarire, ma il Signore ha deciso diversamente. La nipote ad un certo momento le ha detto “Che vai in giro a pregare a chiedere la grazia? Non vedi che mamma sta male e non te la fa?” e lei ha detto “Si, la grazia non me l’ha fatta, ma mi ha dato la forza per sopportare tutto!”.

Io personalmente, quando ho sentito queste parole in cuor mio ho gioito sia per la testimonianza di fede della donna, sia per la lezione di Speranza e di umiltà che mi ha dato con tanta semplicità!

Il pensiero non può non andare anche alle persone che con il terremoto, sono state colte nel sonno dalla morte, come ci ricorda San Paolo “che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore.” Non solo il giorno della Gloria, ma anche il giorno per ognuno di noi di andare incontro a Lui come allo Sposo per le nozze, tanto per citare il Vangelo di oggi!

Ma ci pensate? Noi abbiamo paura della morte e Gesù ci dice che Lui viene come lo Sposo per le nozze e viene per fare festa! Noi siamo così umanamente attaccati alla vita che ci disperiamo per la morte, quando la morte ci potrebbe portare ad una festa che non ha mai fine, che dura per l’eternità! Come siamo stolti! Ma vedete come spesso il mondo ci inganna? Ci fa tristi, ci fa vedere solo morte e sciagure e non ci ricorda che noi siamo fatti per la Gioia Vera e Piena, non per un surrogato che ci lascia sete!

Dirlo è facile, soprattutto quando si perdono i propri cari, direte voi! Eppure anche io ho perso mio nonno poche settimane fa, ma nella fede so che in Cielo (o ci andrà se è in purgatorio) e che ora fa festa con gli angeli e i santi!

Cosa mi da questa sicurezza nella fede? La Speranza in Dio, la Risurrezione e l’Ascensione di Gesù al Cielo e l’Assunzione di Maria! Oltre che l’aver avuto in dono, per Grazia e non per merito, un incontro con Lui che si è degnato di una persona come me!

Io mi sento fortunato sapete? Non perché sono bravo, anzi, sono proprio inutile! Nella mia inutilità, tuttavia, Dio si è ricordato di me e mi è stato sempre vicino, anche quando io non lo sentivo o facevo finta di essere sordo! Se lo ha fatto con me, che sono ben misera creatura, lo fa anche con te che stai leggendo, se solo glielo permetti e gli apri il tuo cuore!

Perché parlare di Paradiso, di Speranza o di Gioia a chi sta vivendo un lutto? Non per fare proseliti, ma perché queste parole siano lievito per chi è vivo, consolazione per chi ha avuto una perdita e siano fermento per chi vede ed ascolta!

Poi scusate.. se voi siete tristi, volete qualcuno che si compianga della vostra tristezza o qualcuno che, facendosi vicino a voi nel dolore, vi aiuti a superare il dolore ed a rialzare il capo verso l’oggi ed il domani?

Io ringrazio, nel mio piccolo, tutti i volontari e i professionisti che hanno permesso di recuperare i corpi dei deceduti e quelli dei feriti! Sono anche loro strumenti di Misericordia perché nulla vada perduto!

Ringrazio anche chi, come Costanza Miriano (lei perché è una collega, amica ed è personaggio pubblico, ma tanti sono quelli che lo fanno nell’anonimato e non sono “anonimi a Dio”) hanno chiesto preghiere per le anime di chi è al cospetto della Misericordia Divina, perché dono più grande di quello di poter far festa in Cielo, “dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano.” (Mt 6, 20b)

E allora che aspettiamo? Alziamoci dal divano, come ci ha ricordato Papa Francesco alla GMG a Cracovia e incamminiamoci per il mondo, perché il mondo aspetta noi e la nostra Speranza!

Maria, madre della Speranza ci protegga!

Dio vi benedica!

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