Un piccolo inno alla Libertà (quella Vera)

Di Emiliano Tognetti

Cara lettrice, caro lettore,

so che forse è un po’ tardi per un editoriale, ma credo che a conclusione di questo fine-settimana molto particolare, sia necessario rendervi la mia testimonianza personale su ciò che ha fatto il Signore, per rendere grazie a Lui che è sempre Provvidenza e Misericordia!

Per i contenuti della giornata di sabato, vi aggiornerò poi nei prossimi giorni, ma ora vorrei spostare l’attenzione su ben altro..

Chi mi ha letto, sa che venerdì ho pubblicato un editoriale dal titolo “Delle paure, della fretta e di quanto siamo fragili…” nel quale vi invitavo a riflettere sulle nostre paure, su quanto spesso abbiamo fretta e su quanto il nostro passato spesso ci annoda e non ci permette di volare..

Ebbene, sabato durante la giornata, la nostra cara Anthea (quella delle vignette, che presto tornerà con altre chicche), ci ha mostrato come il Signore strappa letteralmente i nostri debiti con il Suo Amore (e a me è toccato il compito di strappare fisicamente i bigliettini raffiguranti le banconote che ogni fratello portava a Gesù) .Durante la condivisione, Flavio, una persona che più che un amico è un fratellone per me, ci ha ricordato che “ci insegnavano una volta che quando siamo tristi dentro, dobbiamo essere sorridenti fuori, quando abbiamo bisogno di essere consolati, di consolare…” queste parole sono state per me il completamento dell’insegnamento di Anthea, non lo nego..

Ma la sorpresa che voglio condividere con voi è un’altra, che è stata preparata in qualche modo da questi gesti..

Come già vi ho detto, io ho delle difficoltà in campo affettivo e spesso hanno pesato rifiuti o aspettative che poi non sono andate come immaginavo (è un brutto vizio “l’’io” lo ammetto) e quindi piano piano tristezze e rancori si accumulano e poi ogni tanto riaffiorano e ci condizionano, perché ricordiamoci che Satana, usa spesso le nostre tristezze per abbatterci.. e lui ci conosce bene, purtroppo..

Ebbene, durante la messa ho sentito il bisogno di riversare queste tristezze nella confessione, che ho sentito di dover fare per accostarmi alla comunione.. vi dico la verità, è durata due minuti ad orologio (stavolta non avevo un elenco di peccati da confessare evidentemente) e una volta tornato al posto ho aspettato in preghiera il momento della distribuzione dell’eucaristia.. ebbene in quel momento ero ad occhi chiusi, ed ho rivisto nella mia mente e nel mio cuore, la mano del sacerdote che mi faceva il segno di croce per l’assoluzione dei peccati e dopo il gesto in verticale, la mano non ha proseguito in orizzontale, ma si è aperta a palmo ed ha fatto come il gesto di quando si manda via la polvere da un mobile.. forse il mio cuore ha avvertito che il Signore letteralmente spazzava via i miei peccati, le mie tristezze e le mie fragilità, perché davanti a Lui, la moltitudine dei nostri peccati, altro non è che polvere che viene spazzata via.. ma non è finita qui..

Dopo cena, prima del volto della notte, ho ricevuto un dono speciale, mi sono impegnato con una sorellina speciale ha pregare per lei per una sua intenzione e lei mi ha fatto il dono più bello che potessi ricevere.. un abbraccio dato di cuore!

Ed è stato prezioso, non solo perché ho sentito il suo affetto (quello sarebbe già moltissimo) ma perché ho sentito quanto lei soffra per questa cosa e quanto sia bello condividere e spezzare con gli altri questa croce.. croce che ognuno di noi possiede beninteso! Ma la sua condivisione è stata un dono più prezioso dell’oro, davvero! E a lei, se mi leggerà e capirà, va pubblicamente il mio grazie ed una lode a Dio!

Oggi poi, il Signore mi ha fatto un altro dono immeritato! Sono andato con un amico a far visita al gruppo “Dio con noi” dove la nostra cara Maria Antonietta ed altri fratelli e sorelle del Rinnovamento hanno ricevuto la preghiera di effusione, ovvero una preghiera speciale tutta dedicata a loro, dai fratelli del gruppo perché il Signore risvegli in loro i doni che Cristo gli ha fatto mediante i sacramenti che la Chiesa ha conferito loro con il battesimo e la cresima, per poter giungere ad una Vita Piena nello Spirito!

Come amico, come responsabile di “Sevengifts.org”, di questo progetto di evangelizzazione on line e come fratello nel Rinnovamento, non potevo mancare a questo appuntamento che il Signore aveva con Maria Antonietta e con altri amici! (Mi perdonerà se la nomino, ma chi collabora con noi con impegno come lei ed Anthea non è che non si merita il meglio, sono molto fortunato ad aver avuto in dono persone come loro ed aggiungo il mio “grazie” per quello che fanno! Spero che continuino con entusiasmo, perché si prepareranno meraviglie per loro e per voi!)

Ebbene, io da illuso, pensavo che andassi lì per fare festa con loro… ed invece il Signore mi stava aspettando..

Dopo pranzo c’è stata l’esposizione del Santissimo Sacramento e pensavo di stare in preghiera, al massimo a dare una mano con i canti (mi era stata chiesta una mano, non mi ero proposto per un servizio in cui non so che combinerei) ed invece.. ad un certo punto, arriva Padre Matteo e mi chiede di uscire con il giacchetto e la Bibbia.. io esco e mi dice che hanno bisogno di qualcuno che dia una mano con le preghiere..”eh?” ho pensato dentro di me.. “ma se serve, va bene!”..

Il Signore mi stava aspettando lì! E non perché sono bravo, ma per mostrarmi che quando mi fido di Lui e Lui toglie la polvere dal mio cuore, anche io sono uno strumento della Sua Grazia! Ho avuto davvero il privilegio di servire a delle sorelle e di essere in gruppo, uno strumento per loro! E non potete capire la gioia che ho provato quando ho capito che Gesù era con me! Non per merito mio, ma per bontà sua!

E sul viaggio di ritorno, ho capito una cosa, facendo condivisione della giornata con il mio amico.. che il Signore guarisce e sta guarendo la mia affettività, anzi l’ha già guarita! Altrimenti la preghiera non sarebbe stata così bella! Si ho pregato bene! Posso dirlo, non per merito, ma per Grazia! Perché mi sento un uomo nuovo!

Ed ho capito una cosa, forse la più importante e ve la testimonio: io desidero una famiglia, ed una Famiglia Santa! E non posso accontentarmi o volare basso! Il Signore ha voluto ricordarmi sempre le parole di San Paolo “Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi!” (Gal 5,1) e non perché ci imprigionassimo di nuovo in nodi e in polveri!

Io ad ora non so quando, come e dove incontrerò ed accoglierò quella ragazza a cui poi avrò l’onore di fare da sposo, ma forse oggi che è la festa liturgica della Trasfigurazione il Signore ha voluto ricordarmi che la mia libertà è il dono più prezioso da donare a lei e che non va buttato via o non va rattristato perché una lei ti ha detto “no” o in questo momento di vita pensa ad altre cose..

Io so che il Signore ascolta i miei desideri e vuole realizzarli con me! Io so di essere un bravo ragazzo e che vuole dare il meglio che può agli altri e fare il meglio per chi amerà in maniera particolare! Lui stesso ci invita a rimanere nel suo amore, perché la sua Gioia sia noi e la nostra Gioia sia piena!

Io questo lo dico come testimonianza ed a Gloria di Dio, non per merito o vanto! Io non ho fatto nulla, se non aprire quel vaso di coccio che sono e farlo entrare nella confessione, perché solo Lui ha veramente Parole di Vita Eterna!

Maranathà, Signore Gesù!

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